Ciondolino di Luigi Bertelli detto Vamba

Copertina illustrata da
Vinicio Berti
Luigi Bertelli, detto Vamba, nacque a Firenze nel 1858. Lo pseudonimo Vamba, con cui firmò molti scritti, deriva dal nome di uno dei protagonisti di Ivanhoe di W. Scott. E’ conosciuto, principalmente per Il Giornalino di Gian Burrasca, ma un notevole successo lo ebbe anche con Ciondolino (1895)
Potersi trasformare in formica, questo il desiderio di Gigino, da tutti soprannominato Ciondolino per via di un pinzo della camicia che gli fuoriesce dai pantaloni come fosse una piccola coda. Gigino vuol diventare formica per evitare di andare a scuola e dover studiare il latino; la sorella Giorgina non ama la geometria e alla fine della fiaba scopriamo, insieme a Ciondolino (che per tutta la fiaba è ignaro della trasformazione della sorella) che è stata trasformata nel bruco geometra.
Il mondo sotterraneo delle formiche, però, è assai ben ordinato, ciascun gruppo collabora alla realizzazione e alla vita del formicaio, nessuno è inutile, tanto che Ciondolino comincia a fare supposizioni che lo preoccupano: 
[…] queste formicole sono balie, istitutrici, minatori, ingegneri, soldati, muratori,scultori, architetti e perfino pastori! Piaccia a Dio che sbagli, ma qua dentro va a finire che ci trovo anche un professore di latino! 
E, infatti, per sfortuna di Ciondolino, esiste anche la scuola e con essa il suo rappresentante: il professore in cattedra.
Qui il professore si rischiarò un po' la voce, e riprese:
- Noi apparteniamo al più illustre ordine degli insetti, all'ordine degli imenotteri, a quell'ordine che vanta i due insetti più ingegnosi, più laboriosi e più civili: l'ape e la formica. Il nostro popolo è sparso per tutto il mondo in migliaia e migliaia di razze diverse, dalla piccola e industriosa formica bruna al gigantesco Citone rapace, dalla tranquilla formica flava all'audace formica amazzone, che vive di furto. Noi fortunate, mie care, che possiamo vantarci di vivere, costituite in civili repubbliche, col nostro lavoro, tutte sottoposte agli stessi doveri, tutte investite dei diritti medesimi, in una società basata sulla reciproca stima e sull'amore fraterno. -
- Spesso io, nelle gravi meditazioni della mia vecchiaia, mi lascio trasportare da un roseo sogno e vedo lontano lontano un avvenire più grande e più luminoso per i nostri popoli. Noi siamo oggi, per false tradizioni e per falsi interessi, divisi in tante tribù condannate a far guerra l'una contro l'altra: noi non conosciamo la dolcezza dell'ospitalità, e mettiamo crudelmente a morte qualunque formica straniera osasse penetrare nel nostro villaggio. Ebbene, chi sa! forse verrà giorno in cui tutte le formiche del mondo riconoscendo i loro antichi errori e meglio intendendo i loro interessi e la loro missione, uniranno le loro forze, e sparite le assurde inimicizie, diverranno il primo popolo fra gli insetti. Allora noi vedremo le razze più diverse, dalla "Lasius" europea all'americana "Atta Cephalotes"...
- Ohi, ohi, ohi... -
L'interruttore era Gigino, al quale quel "Lasius" e specialmente quel “Cephalotes" eran rimasti sullo stomaco, e che si contorceva da tutte le parti.
In questo brano, ma del resto, in tutto il libro, è evidente l’intento educativo dell’autore, sia da un punto di vista nozionistico - siamo in un’Italia dove la scuola è accessibile a pochi fortunati - ma anche un’educazione della polis, dove la coscienza civica di una collettività è la base per la formazione di un Paese. Lo stesso Ciondolino, integrato nella sua nuova dimensione di formica, apprezzerà questo mondo così ben strutturato per il benessere comune, tanto da esclamare:
- A diventar formicola mi par d'essere diventato un grand'uomo! –
Post "Anche le formiche nel loro piccolo sono delle grandi" su Kokoro

Commenti

  1. Sai che a me di questo libro stava antipatico proprio il lato didattico? In certi momenti sembrava di leggere un manuale di entomologia...

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    1. Capisco perfettamente, oltretutto, secondo me, disturbano il ritmo e la vivacità del linguaggio che si trova nel resto del libro.

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  2. Questo libro che mi è piaciuto molto me lo ha suggerito un collega della nonna a L'Aquila; mi ha aiutato a studiare le formiche e a prendere nota del complicato universo che si nasconde oltre il formicaio .... Un libro molto bello che consiglierei senza alcuna esitazione a tutti i bambini di età compresa fra i 7 e i 12 anni ....

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    1. E' , in effetti, un affascinante viaggio nel mondo sotterraneo che dà stimolo anche alla fantasia. Grazie del commento, ci ho messo un po' a rispondere, ma ho avuto problemi con la rete :)

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  3. Grazie a mia madre Luciana conosco il libro di Ciondolino. Meraviglioso libro che insegna ai piu piccoli il mondo complesso degli insetti tramite le avventure di un bambino trasformato in formica.

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    1. Meno male che alcuni di noi hanno avuto la fortuna di conoscere questo racconto, è in effetti un viaggio affascinante, forse meriterebbe di essere più conosciuto. Grazie per il commento!

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  4. A me lo fecero leggere alle medie ed entusiasmò. da insegnante sto valutando di proporlo. Una storia romanzata per i cuori umanistici che poco si dilettano in scienze, ma che possono (come me) restarene affascinati....

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  5. Ho letto questo libro quando avevo 10 anni, piú o meno. Sono passati piú di 60 anni da quei giorni, ma mai lo dimenticheró.

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