Hansel e Gretel - La casetta della strega

Illustrazione di Jamsan





Finalmente dopo 3 giorni di cammino e di fame, i due bambini giungono alla casetta di pane e zucchero. Ci arrivano, in una seconda versione redatta dai Grimm, guidati da un uccellino bianco che incontrano nel bosco. Apparentemente una figura positiva, dato il colore bianco; immaginiamo nella fantasia infantile cosa possa rappresentare una creatura bianca che vola, probabilmente, un qualcosa molto simile ad un angelo o una fata. In realtà l’ “angelo” altro non è che un’esca per portare i bambini nella casa della strega. La casetta, nelle prime versioni della fiaba, è di pane, focacce e zucchero, successivamente diventerà di pan di zenzero, alimento, allora, sempre più presente nelle tavole dei popoli germanici.
Ma come si presenta questa strega cannibale? Con una canzoncina:
"Chi mi mangia la casina
zuccherosa e sopraffina?"
I bambini risposero:
"E' il vento che piega ogni stelo,
il bel bambino venuto dal cielo."
Ma d'un tratto la porta della casa si aprì e una vecchia decrepita venne fuori piano piano. 
Arthur Rackam
Nonostante lo spavento dei bambini la “vecchia decrepita” si finge gentile e li accompagna in casa, li fa mangiare: latte, frittelle, mele e noci e poi li mette a letto, felici i due bambini credono di essere in Paradiso, come fossero ancora sulla scia di quella sensazione salvifica che li aveva spinti a seguire l’uccellino bianco/angelo.
Appena i due fratellini cadono in un sonno profondo, i Grimm ci spiegano che “la vecchia era una strega cattiva che attendeva con impazienza l'arrivo dei bambini e, per attirarli, aveva costruito la casetta di pane. Quando un bambino cadeva nelle sue mani, lo uccideva, lo cucinava e lo mangiava; e per lei quello era un giorno di festa”. La casetta è quindi anch’essa un’esca. C’è da notare nella frase “Quando un bambino cadeva nelle sue mani…” quel quando che ci fa capire che l’azione di catturare bambini era una consuetudine e, presumibilmente, tante altre piccole vittime erano cadute nella sua ferocia.
Altra cosa da notare è che i due bambini si trovano nei loro letti ogni volta che il loro destino si prospetta: nella casa paterna – ma sono svegli - quando i genitori decidono di abbandonarli nel bosco; e adesso, nella casa della strega, mentre viene spiegata la vera identità e le vere intenzioni della strega.
Hansel si risveglierà in una gabbia stretta, chiuso dentro come un pollo da ingrassare.
da Childhood's Favorites and Fairy Stories
Pogetto Gutenberg
Ecco che Hansel diventa un “pollo” quel pollo che in senso metaforico, la madre, lo accusava di essere ogni volta che lo rimproverava dandogli dello sciocco (lo vediamo nelle due scene in cui i bambini vengono condotti nel bosco e Hansel si volta a salutare, prima il gattino e poi il piccione sul tetto).
Gretel verrà svegliata con uno scossone e con questa sentenza: “…tuo fratello è là nella stia e voglio ingrassarlo per poi mangiarmelo; tu devi dargli da mangiare." Gretel deve diventare complice della strega. Tra le lacrime esegue gli ordini della vecchia. Hansel ogni giorno mangia abbondantemente mentre Gretel avrà solo gusci di gambero.
Oltre alla casetta composta di focacce e zucchero, è sicuramente impressa nella mente di molti l’immagine della strega che chiede ad Hansel di farle sentire il dito per verificare che sia ingrassato a sufficienza e lui le porge un ossicino di pollo. Hansel vive nella gabbia insieme ai resti, le ossa, del cibo che gli viene somministrato; quelle ossa sono lì a ricordargli che anche lui, presto, potrebbe diventare ossa.
Dopo un mese, stanca di aspettare, la strega ordina a Gretel di preparare l’acqua sul fuoco, mentre lei comincia ad impastare il pane da mettere nel forno.
Gretel, di nuovo tra le lacrime, pensa a quanto sarebbe stato meglio se fossero stati divorati entrambi dalle bestie feroci del bosco pur di non dover sopportare la morte del fratello.
Illustrazione di Grahame Johnstone
I due bambini, legati da fratellanza, vivono tre momenti in cui, nel primo, è Hansel a prendersi cura della sorellina, incoraggiandola ogni volta che la piccola cade nello sconforto; in un secondo momento sono separati e Gretel, rimasta sola, ossia nel momento in cui Hansel è prigioniero nella gabbia e quindi impotente, matura una sua autonomia, tanto che, sarà lei ad agire contro la strega, e sarà sempre lei, quando incontreranno l’anitra a chiamarla, ma Hansel, di nuovo protettivo con la sorella, la farà salire per prima sul dorso dell’anitra. Il rapporto maschio-femmina ha così raggiunto l’equilibrio necessario perché insieme possano superare le difficoltà del percorso di vita.
Sola, Gretel ha l’astuzia, spinta dall’istinto di sopravvivenza, di ingannare la strega e a gettarla nel forno dove, tra grida e lamenti, morirà miseramente. (in proposito si può leggere il post La strega e la stufa).
Gretel libera Hansel, finalmente possono abbracciarsi, prima di allora si erano spesso tenuti per mano, ma adesso l’unione è più forte, è un ricongiungimento e un riconoscimento del loro essere fratelli e questo non può che essere sancito dall’abbraccio.
Se le vicende dei due fratelli erano state innescate dalla fame e dalla povertà, adesso sul finale i bambini trovano perle e pietre preziose all’interno della casa e, con le tasche piene di pietre preziose e non briciole di pane e pietruzze, riprenderanno la strada di casa.
Altro post: C'è una casetta nel bosco

Illustrazione di Jamsan


Commenti

  1. Conosco in effetti una interpretazione simbolica della fiaba che dice che la strega rappresenterebbe il tempo (una sorta di Kronos che divora i suoi figli) mentre l'equilibrio raggiunto da fratello e sorella rappresenterebbe quella congiunzione tra anima e spirito che permette l'ingresso nella dimensione atemporale dell'eternità.

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    1. Interessante!! Io la vedo anche come una fiaba incentrata sull'evoluzione del femminile, dove Gretel riuscirà ad evolversi e distaccarsi dalla figura materna (e matrigna) da quella della strega. Cercherò l'interpretazione di cui parli perchè non la conosco; nel prossimo post, l'ultimo su questa fiaba e dedicata al ritorno a casa dei due fratellini, analizzerò alcune parti che ho un po' tralasciato e spero di trovare Kronos.

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    2. Purtroppo non posso aiutarti sulla fonte, perché è una cosa che risale a oltre venti anni fa... un periodo in cui facevo molte ricerche in tal senso.

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    3. Non ti preoccupare, anzi grazie lo stesso perchè mi hai dato l'input per una nuova ricerca, Grande ricercatore! :)

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    4. Non mi resta allora che augurarti una buona ricerca :)

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