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Jacob Jordaens, Ulisse e i compagni escono dall’antro di Polifemo, particolare 1630, olio su tela, Mosca, Museo Puškin. |
Due frati, in cerca di elemosina, si rifugiano in una caverna dove trascorrere la notte. Rimangono imprigionati nella grotta quando Fratone viene catturato da un gigantesco ciclope, Occhio-in-fronte, che se lo mangia allo spiedo, così da risparmiare le pecore per l’anno a venire. Fratino, per cercare di salvarsi, colpisce l’occhio di Occhio-in-fronte con lo spiedo gigante ancora in fiamme. Fratino pensa di nascondersi sotto le pelli del montone che aveva scorticato, per cercare di uscire dalla grotta insieme con le pecore, ma il ciclope, aveva donato a Fratino un anello magico che gli impediva di scappare. Così, non riuscendo a toglierlo, si tagliò il dito, scappò e sopravvisse, senza essere mangiato da quel cattivo gigante affamato.
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I Moai sono statue raffiguranti la testa ed il busto di esseri umani (alcuni, come nelle foto, presentano un curioso “cappellino” rosso), sono costituite da tufo basaltico, vanno dai 2.5 ai 10 metri di altezza per un peso che può arrivare fino alle 82 tonnellate. Foto tratta da Archeomistero dove potete trovare un post sui Moai |
Secondo Calvino, la storia di Polifemo si è conservata nei suoi elementi mitici nelle zone di pastori e nelle montagne (si trovano versioni in Sicilia, come nella zona del Bergamasco e questa, riportata da Calvino, che è appunto dell’Abruzzo, terra dove da sempre la pastorizia è molto diffusa).
E’ proprio la leggenda di Polifemo che sopravvisse, in forme diverse in fiabe e racconti fino a dopo il Medioevo. Il "vero" Polifemo abitava in una grotta della Sicilia e si nutriva di carne umana, colpendo le sue vittime con la clava. E’ probabile che le testimonianze di opere in pietra che raffigurano giganti (p.e. Luxor in Egitto) siano a testimonianza della credenza e della venerazione verso i giganti. Fin dai tempi più antichi si credeva che tribù di uomini con un solo occhio in mezzo alla fronte, i cosiddetti Ciclopi, esistessero in Scizia, Etiopia ed in India. Anche Plinio afferma parla dell’esistenza di una popolazione i cui membri hanno un solo occhio nel mezzo della fronte, gli Arimspi. In quasi tutti i popoli del mondo sono presenti esseri mostruosi e giganteschi che vivevano nelle caverne, nelle foreste o sulle montagne. Tra questi i Titani, caratterizzati da una forza straordinaria; i Giganti con visi orribili e code di draghi o con più teste; i Ciclopi, di cui il più celebre è, come detto, Polifemo. Nella Bibbia si trovano allusioni a popolazioni di statura gigantesca, come nella Genesi i Nefilim: “In quel tempo vi erano i giganti sulla terra e ve ne furono anche dopo che i figli di Dio si erano uniti alle figlie degli uomini, e da queste nacquero loro dei figli. Sono essi quegli eroi famosi fin dai tempi antichi.”(cit. C.J.S. Thompson I veri mostri, ed. Oscar Mondadori).
Il più celebre dei
giganti biblici è Golia, ucciso da Davide e considerato dai Filistei il loro
campione. Era alto 3 metri, la sua cotta di maglia pesava come 500 sicli di
ottone, equivalenti a circa 93 chili.
"Jack vende una mucca ad un macellaio in cambio di un pugno di fagioli colorati. Rientrato a casa, la mamma va su tutte le furie e getta i fagioli dalla finestra. Il mattino seguente, dove sono caduti i fagioli, è nata un'enorme pianta di fagioli. Jack si arrampica su per la pianta e trova il castello di un gigante. Il ragazzo, senza farsi vedere, osserva la moglie del gigante preparare la cena per il marito e vede una gallinella rossa che depone un uovo d'oro. Quando il gigante si addormenta, Jack prende l'uovo. Il giorno dopo, si arrampica di nuovo sulla pianta e ruba la gallina dalle uova d'oro. Infine, la terza volta, Jack ruba l'arpa del gigante, ma lo strumento chiede aiuto e il gigante si lancia all'inseguimento giù per la pianta. Il ragazzo abbatte il tronco e il gigante muore. A lui e alla madre rimasero l’arpa e la gallina dalle uova d’oro."Una fiaba in cui la scena è capovolta: di solito troviamo il male, rappresentato dal gigante-orco, all’interno di un bosco o una caverna (è il caso, per esempio, di Pollicino); qui il male risiede in alto a l'astuzia di Jack, che fugge e riesce a tagliare la pianta di fagioli, fa sì che il male non scenda fino a terra.
Interessante questo viaggio tra giganti!
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