Alcuni film su Pinocchio. Il Pinocchio di Enzo D'Alò
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Immagine del film Pinocchio di Enzo D'Alò
Appuntamento mercoledì 23 gennaio 2013, a Bologna, con l’anteprima italiana, organizzata dal Future Film Festival nell’ambito di “Arte e Scienza in Piazza” – la manifestazione di diffusione della cultura scientifica promossa dalla Fondazione Marino Golinelli – di “Pinocchio”, il nuovo film di Enzo D’Alò in uscita il 21 febbraio distribuito da Lucky Red. Il film è tratto dal libro di Carlo Collodi, disegnato da Lorenzo Mattotti e con le musiche di Lucio Dalla, anche in veste di doppiatore del Pescatore Verde. La fiaba italiana più nota in assoluto viene rinnovata e resa fresca dallo stile artigianale di d’Alò (regista d'animazione de La gabbianella e il gatto).
Immagine del film Pinocchio di Enzo D'Alò
Marco Alemanno, il compagno di Dalla: «Lucio amava moltissimo Pinocchio e in questo progetto si era buttato con passione giocosa, mettendo a frutto da jazzista di classe la sua straordinaria capacità di improvvisare» dice. «Anche doppiando il personaggio del Pescatore Verde inventava sul momento ed Enzo glielo lasciava fare, in uno scoppiettante crescendo di immagini, colori e musica».
Fonti di ispirazione, omaggi? «Si divertiva a pescare da Rossini e da Nino Rota, che riteneva non meno importante di Kurt Weill, provava, aggiungeva, creava continuamente, anche in viaggio, negli spostamenti delle tournée. Fischiettava un motivetto e per non dimenticarlo lo incideva sul cellulare, poi lo riprendeva in studio. Era fatto così, Lucio, lavorare al suo fianco significava immergersi in un continuo work in progress. Capitava ad esempio, che all'improvviso mi chiedesse di recitare 'L'infinito' di Leopardi, preso da chissà quale suggestione. L'ultima volta è successo durante una cena di piastrellisti a Riccione»...Di tutti gli adattamenti di «Pinocchio», aggiunge, Dalla metteva al primo posto quello di Carmelo Bene: «Perché restituiva con inquietante efficacia la vena horror sottesa alla maggior parte delle favole. Subito dopo citava lo sceneggiato di Comencini, soprattutto per l'interpretazione di Nino Manfredi, un grande attore capace di mettersi con umiltà al servizio degli altri». Come voce di Geppetto, non a caso, lo avrebbe voluto D'Alò, gli impegni pressanti gli impedirono di accettare, ma volle comunque collaborare con entusiasmo al progetto del regista napoletano. (fonte: www.ilmessaggero.it)
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