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1899 Cappuccetto Rosso Pubbblicità Grandi magazzini Au Bon Marchè |
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Pollicino, 1907 Disegno di Richard Scholz Ed. F. Dreser Amburgo |
Si continua con 'I luoghi', spazi
dalla natura fortemente simbolica che, oltre a proiettare nella concretezza
della topografia le tappe dell’esistenza di chi l’attraversa, incarnano la
miriade di sensazioni e aspetti psicologici dei personaggi: così 'La strada'
rimanda allo smarrimento e alla conquista, alla fatica e alla pace; 'Il
focolare' alla sicurezza di una situazione certa che deve in qualche modo
cambiare e 'La soglia' al passaggio da una condizione all'altra. Il cammino è
anche il tentativo di conquista verso uno status di maggiore
ricchezza e riconoscimento.
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L'accalappiatore di topi 1897 Lit Konig Pubblicità di carne Liebig, Londra |
Per questo il 'Miraggio della corte' è la speranza
dell'ascesa sociale. 'Le cose', invece, si fanno
emblema del difficile rapporto tra uomo e mondo esterno – lo specchio, il fuso
e l'arcolaio, le scarpe e la corona – e dell'illusione di poter avere davvero
il controllo del futuro. La sontuosità dei vestiti, l'abbondanza del cibo o il luccichio
degli oggetti preziosi sono la promessa dell'appagamento dei desideri,
purtroppo inarrivabili, di interi strati sociali.
'Il destino', fortuna e sciagura per l'uomo, attraverso le tappe del 'Cammino'
e dei 'Momenti fatali', delinea le mappe esistenziali degli uomini, senza
negare mai, però, la necessità della scelta. Attraverso gli 'Incontri' e
le 'Trasformazioni' – siano esse causate da 'Sonno e morte',
'Incantesimi', 'Nozze' – si giunge a quella affermazione insieme identitaria e
sociale che siamo abituati a leggere come «e vissero felici e contenti».
Infine, 'Le riletture': una sezione dedicata al fiabesco, ossia l''ombra lunga della fiaba, in cui un personaggio famoso come Cappuccetto Rosso intraprende strade nuove, in una successione di rifacimenti, parodie, e nuovi racconti. Ogni tema, pur mantenendo inalterata la propria rilevanza simbolica, trova concreta dimostrazione nei materiali esposti, oltre alle sempre presenti Liebig, una menzione meritano le Bon Marché: più grandi del comune, illustrate come trionfi di dettagli e colori, rappresentano un esempio felicissimo della sintesi iconografica operata dalle figurine nei confronti della ipertrofia di alcuni 'racconti di fate'. Non solo: video e filmati dimostrano come la fiaba sia capace di contaminare altri spazi dell'immaginario. Scene di film come Psycho, Shining o Matrix sono figlie della costante capacità delle fiabe di produrre significati, mentre la pubblicità rinnova i racconti di fate plasmandoli alle esigenze dell'attualità.
Infine, 'Le riletture': una sezione dedicata al fiabesco, ossia l''ombra lunga della fiaba, in cui un personaggio famoso come Cappuccetto Rosso intraprende strade nuove, in una successione di rifacimenti, parodie, e nuovi racconti. Ogni tema, pur mantenendo inalterata la propria rilevanza simbolica, trova concreta dimostrazione nei materiali esposti, oltre alle sempre presenti Liebig, una menzione meritano le Bon Marché: più grandi del comune, illustrate come trionfi di dettagli e colori, rappresentano un esempio felicissimo della sintesi iconografica operata dalle figurine nei confronti della ipertrofia di alcuni 'racconti di fate'. Non solo: video e filmati dimostrano come la fiaba sia capace di contaminare altri spazi dell'immaginario. Scene di film come Psycho, Shining o Matrix sono figlie della costante capacità delle fiabe di produrre significati, mentre la pubblicità rinnova i racconti di fate plasmandoli alle esigenze dell'attualità.
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Figurina che riproduce Cenerentola 1898-1920 |
Il catalogo, a cura di
Hamelin ed edito da Franco Cosimo Panini, riproduce tutte le immagini in mostra
e presenta un testo introduttivo di Elena Massi che tratteggia lo sviluppo
della fiaba dalle prime attestazioni orali fino alla diffusione, con
peculiarità diverse, nei diversi Paesi europei. Emilio Varrà, invece, intesse
una fitta trama di spunti per interpretare non ingenuamente i nuclei tematici
delle fiabe, con particolare attenzione all'universo delle figurine e al loro
rapporto col racconto di fate. Ogni sezione, che riflette la suddivisione di
mostra, prevede alcuni suggerimenti bibliografici relativi a fiabe note e meno
note, emblematiche del tema trattato e i cosiddetti 'prolungamenti', opere che
non sono fiabe, ma ne hanno in qualche modo ereditato caratteristiche, temi,
personaggi, significati.
(Fonte del post e immagini: E-R Cultura)
Cammina cammina... Fiabe d'Europa in figurina
Museo della Figurina, Palazzo Santa Margherita,
corso Canalgrande 103, Modena
8 marzo – 14 luglio 2013
www.museodellafigurina.it
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