Nelle favole il rapporto tra gatto e volpe è spesso basato sulla competizione, sull’ostentamento delle rispettive capacità e destrezze. Due furbi che vanno a braccetto solo per opportunismo e sopportandosi a vicenda. Sembra che Collodi abbia tenuto presente proprio la favola di La Fontaine nel proporre la coppia all’interno delle Avventure di Pinocchio. Solo che in Collodi i due “compari” trovano un punto di incontro:
"La Volpe che era zoppa, camminava appoggiandosi al Gatto: e il Gatto che era cieco, si lasciava guidare dalla Volpe"; due difetti che s’incontrano: la cecità in senso allegorico e simbolico corrisponde all’incapacità di vedere la realtà e quindi di riflettere e riferire il vero così come appare; dall’altra parte la volpe zoppa, simbolo dell’incapacità di mantenere un atteggiamento, un percorso morale corretto e senza cadute.
I bestiari medievali descrivono la volpe come un animale molto furbo, fraudolento, astuto ed ingegnoso, falso e sleale. Il giudizio negativo è legato alle bizzarre indicazioni sul come riesca a procurarsi il cibo. Quasi tutti i bestiari narrano che quando la volpe ha fame e non ha nulla da mangiare va a cercare un luogo ove ci sia della terra rossa e vi si rotola per sembrare tutta insanguinata. Poi si getta a terra e resta immobile, come se fosse morta, trattiene il fiato e si gonfia tutta. Così gli uccelli che la vedono giacere, gonfia, tutta rossa di sangue e senza respiro, con la lingua di fuori, credendola morta, si avvicinano alla sua bocca. È così che lei, veloce quanto astuta, li afferra e li divora. Isidoro da Siviglia (VII secolo d.C.) nell’opera Ethimologiae, fa derivare il nome latino della volpe, vulpes o volupis dalle parole volvere + pes, cioè girare, ruotare le zampe; infatti, egli dice, “la volpe ha le zampe molto mobili e non corre mai in linea retta, ma con giri tortuosi”. Probabilmente anche da questo suo muoversi in modo “tortuoso” quindi non lineare e diretto ha portato la volpe ad essere il simbolo dell’astuzia.
Foto tratta da La Volpe e la Bambina |
"Che cosa vuol dire addomesticare?" domandò il Piccolo Principe.
Ne Il Piccolo Principe la volpe capovolge l’immagine tradizionale di tutte le volpi, chiedendo al piccolo Principe addirittura di essere addomesticata.
"E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma, se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo (…) La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe: " Per favore … addomesticami", disse.
" Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però.
Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".
" Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe" gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "… Piangerò".
"La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".
Nella tradizione Giapponese la volpe ha anche poteri sovrannaturali e può assumere sembianze umane, anche se questo non ha una valenza particolarmente negativa, si sottolinea il fatto che è un animale astuto e ingannevole. Qui ne spiega l'origine e alcune storie:
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Kitsune
Grazie, la cultura giapponese mi affascina, andrò a leggere al link:)
EliminaCiao i tuoi post sono sempre interessanti.
RispondiEliminaHo un regalo per te, spero che ti faccia piacere.
Ciao ho un regalo per te!
Segui il link...http://scaccomattarello.blogspot.it/2014/03/premio-liebster-award.html
Grazie!! Mi piacciono molto anche le risposte e le domande che poni ai vincitaori:)
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